Il Frullateam


David Angeli
autore e presentatore
Madrelingua friulana, storico di formazione, etnostorico per inclinazione e giornalista pubblicista. Vive a Venezia e lavora come spia al soldo del Patriarcato di Aquileia, attore, autore, allestitore e qualsiasi lavoro mal pagato gli permetta di sopravvivere roso dalla lotta di classe. È tra gli organizzatori del festival internazionale di teatro Venice Open Stage, ogni sua attività è finalizzata alla nazionalizzazione dei mezzi di produzione e niente, fa già ridere così.
Marco Tonino
autore e presentatore
Nel 2006 approda a Venezia dal Friuli per studiare scienze ambientali “per salvare il mondo”, perseverando fino al dottorato. Capitalizza con arguzia lo sforzo di 10 anni di studio in campo scientifico lasciando tutto per dedicarsi al teatro. “Sembri più giovane della tua età” è il messaggio che gli compare ogni volta che apre il sito dell’Inps. Una parte di sé crede che si possa scherzare su tutto, l’altra le risponde che tanto non fa ridere.


Jacopo Giacomoni
autore e musicista
Trentino, di formazione filosofica presso l’ateneo lagunare, è sassofonista, drammaturgo e attore in diversi progetti all’attivo sul territorio nazionale. Fa tante cose che non hanno futuro e che richiedono tutte un pubblico, ma si situa al contempo nello spettro misantropo con tendenze solitarie. Soffre di una propensione ereditaria alla permalosità. E ha marcati tratti fatalisti. Però che bello ridere, dai.

Alberto Bettin
pianista e cantautore
Nato nell'entroterra veneziano, il Maestro Bettin viene adottato dal capoluogo quando a undici anni decide inconsapevolmente di studiare nel glorioso Conservatorio lagunare. Da quel giorno, tutta una carriera di scelte improduttive e vagamente romantiche: il diploma in pianoforte, quello in musica jazz, nonché una preziosa laurea in filosofia e un master in italiano per stranieri. Solo quest’ultimo titolo, al momento, gli consente l’accesso economico ai beni di prima necessità. Il comitato delle vicine di casa lo ha eletto “miglior autore e interprete musicale della calle”. Un critico musicale, in evidente stato di alterazione, ha definito il suo esordio discografico nel 2017 “[…] un disco affinato in barrique”. Ragion per cui Frullatorio, che da sempre si oppone alle fermentazioni in autoclave, lo annovera tra le sue bottiglie di punta.
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